Duo Rusalka

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Duo Rusalka nasce dall’incontro fra due artiste italiane docenti al Conservatorio di Losanna.

Il Duo propone programmi che dialogano con altre arti (danza, poesia, testi, canto) e in cui le opere sono legate da un filo conduttore.

Il Duo collabora regolarmente con le ballerine Bianca Bonaldi e Nicole McLaren, la soprano Laure Barras, il narratore Olivier Burkhalter e lo scrittore e filosofo Giovanni Perotto, l’autore principale dei testi e dei progetti proposti.

Il Duo Rusalka é regolarmente invitato in diverse stagioni concertistiche e festivals (Les Concerts de Grandson, la stagione dei Midi-Concerts alla Haute École de musique di Losanna, La Villa du Châtelet a Evian in Francia, il Festival Le Bois qui Chante a Château-d’Oex, i Lunch-Concerts al Centre le Phénix di Friburgo, i concerti al Château de la Doges a La Tour-de-Peilz, i Concerts-apéritifs al Château Mercier a Sierre, il Festival Omaggio a Cava Grande in Sicilia, il Festival dell'Alta Val Nervia a Castelvittorio in Liguria).

Sensibili all’aspetto sociale della musica, Valentina Rebaudo e Irene Puccia sono membri dei Concerts du Coeur, associazione che ha l’obiettivo di includere la musica nella vita quotidiana delle persone anziane, ricoverate, incarcerate o in situazioni di disagio, alfine di poter alleviare il loro isolamento condividendo le emozioni, attraverso seminari musicali, concerti di qualità e interazioni umane con gli artisti.

Il nome del Duo si ispira al personaggio di Rusalka, ninfa marina della mitologia slava. Quest’ultima rinuncia all’immortalità e alla sua voce in nome dell’amore. Il Duo Rusalka vede in questo personaggio il simbolo della volontà di abbattere ogni frontiera e ostacolo fra le culture attraverso l’arte, l’ascolto e l’incontro.

Ad oggi, sono stati creati cinque progetti musicali: I Ritratti dell’Amore , A forza di essere vento, ContaminazioniClara: compositrice, e Fellini-Rota: Nulla si sa, tutto si immagina.

Fellini-Rota: Nulla si sa, tutto si immagina

Il progetto celebra l’amicizia e la collaborazione professionale tra il regista Federico Fellini e il compositore Nino Rota. Basata su una comprensione reciproca quasi magica, questa simbiosi creativa è stata una conversazione ininterrotta tra due geni. Dalla loro prima collaborazione in “Lo sceicco bianco” nel 1952, la loro partnership si è estesa per oltre 25 anni, fino alla morte di Nino Rota nel 1979.

Fellini, noto per il suo stile narrativo unico e visionario, trovò in Rota un collaboratore capace di comprendere e amplificare la sua visione. Rota, con la sua grande capacità melodica e versatilità, ha reso la musica centrale nelle rappresentazioni “felliniane”. Nei film, la musica non si limita ad accompagnare le immagini, ma spesso guida la narrazione, diventando un elemento chiave dell’atmosfera e dell’emozione.

Questo programma mira a mettere in luce il contributo della musica ai capolavori di Fellini, il legame artistico e umano tra due artisti e ad esplorare le biografie di questi due protagonisti. Un narratore, attraverso interviste avvincenti, confidenze commoventi e aforismi pungenti, presta la sua voce per farli rivivere.

Clara: compositrice

"Non devo essere poi così male se tutti si appassionano tanto a me” C. Schumann

La storia di Clara Schumann è quella di un’artista nata in un’epoca in cui le donne non potevano pretendere, ma nemmeno pensare, di comporre musica.

La storia di Clara Schumann è quella di un grande amore per un uomo, Robert Schumann, che la trascinerà nella sua follia.

La storia di Clara Schumann è quella di un’altra relazione con un altro uomo, Johannes Brahms, che morirà solo 11 mesi dopo di lei e che le dedicherà gran parte delle più belle composizioni.

La storia di Clara Schumann è quella di un’intensa corrispondenza epistolare tra lei e il marito, il padre, Brahms e persino i suoi figli, ai quali, poco prima di morire, Clara chiederà di bruciare tutti i suoi scritti, per cancellare ogni sua traccia.

La storia di Clara Schumann è quella di una donna che ha saputo magistralmente mettere in musica delle sensazioni come l’amore, la separazione, il rifiuto, la primavera e la natura. 

Presentando Clara: compositrice, il Duo Rusalka intende ripercorrere la vita di un personaggio femminile tra i più emblematici del Romanticismo.

Contaminazioni

Contaminazioni è un percorso di musica, danza e pensieri che ha lo scopo di far risuonare dentro di noi il ritmo di un tamburo antico. E se, facendo silenzio, riusciremo a seguirlo, entreremo in un gioco di contaminazioni che scopriremo esserci familiari; portiamo con noi, le tracce di culture, linguaggi, religioni, popoli che si sono incontrati donandosi reciprocamente un po’ di sé. Sarà un percorso alla (ri-)scoperta in noi di questo patrimonio spirituale che è nato dallo scambio, dal dialogo, dall’amore per la bellezza. Il viaggio avrà come sfondi una carta geografica dell’Europa che dalla Spagna, toccando l’Ungheria, l’Italia, i Balcani si spingerà fino al Medio Oriente, un caleidoscopio di culture talvolta perseguitate, una mappa di religioni che hanno saputo trovare nell’arte uno strumento di elevazione e dialogo, un collage di lingue diverse che fanno vibrare le corde più profonde del nostro animo.

A forza di essere vento

Il pubblico verrà trasportato in un viaggio attraverso culture diverse che attingono alle nostre radici profonde. Un viaggio che partirà da quelle musiche popolari (come le Danze Rumene di Bartok) profondamente radicate nella cultura di tutti i popoli e che si fermerà sull’orlo dell’abisso – quello della Shoah, sperimentato e musicato in un campo di prigionia da Olivier Messiaen. La musica ci insegnerà allora come nella storia ha saputo diventare una vera e propria àncora di salvezza, permettendo di conservare l’umanità di fronte all’orrore : e sarà una vecchia melodia popolare del folklore catalano, Il Canto degli uccelli, che condurrà verso la fine del viaggio, come una finestra sulla storia che costituirà il punto di partenza per una sempre maggiore consapevolezza di quanto musica e pace siano la grande speranza su cui le generazioni future debbano scommettere. Portate dal vento senza confini della musica.

I ritratti dell'Amore

Un mondo fatato in musica, un viaggio attraverso dei personaggi, delle donne, eroine fuori dal comune che si sono confrontate in modo diverso con la più travolgente esperienza che l’essere umano possa vivere: l’amore. L’opera, meravigliosa alchimia fra teatro e musica, ha trovato spesso la sua ispirazione nei racconti fantastici – pensiamo a Cenerentola di Rossini, o a Il Flauto Magico di Mozart. La mappa del cielo su cui il pubblico sarà invitato a passeggiare sarà costituita da temi molto celebri che hanno come protagoniste quattro eroine con le loro visioni dell’amore così diverse: Gilda in Rigoletto, Aurora ne La Bella Addormentata nel Bosco, Carmen e infine Rusalka. Musica e pensieri creeranno allora un sublime contrappunto che permetterà ad un pubblico di qualsiasi età, di accedere ad un mondo al contempo terrestre e soprannaturale.